Grotte raccontate da Pasolini | Polignano a Mare
Presepe di Stefano da Putignano - Polignano a Mare
Presepe di Polignano a Mare
7 Gennaio 2018

Le Grotte di Castellana raccontate da Pier Paolo Pasolini

N el corso dell’eccezionale lavoro di studio dei reperti documentali presenti nell’emeroteca “Franco Orofino”, situata presso il Museo Speleologico “Franco Anelli” delle Grotte di Castellana (cfr. “Mediterraneo” luglio 2017), lo studioso castellanese Pino Pace ha rinvenuto eccezionali documenti. Uno di questi, l’articolo “A Castellana riviva la Postumia del Sud” è il resoconto del IV Congresso Nazionale di Speleologia svoltosi, a Bari, dal 21 al 26 ottobre 1950 e apparso nell’edizione del 4 novembre 1950 su Il Quotidiano di Roma. A firmarlo, Pier Paolo Pasolini, il letterato italiano del Novecento forse più noto all’estero, cantore dell’innocenza popolare perduta e iconica Cassandra che, in pieno boom economico, denunciò i limiti del progresso.

Mai tolto al tempo, non l’abbaglia

la modernità, benché sempre il più

moderno sia esso, il popolo, spanto

in borghi, in rioni, con gioventù

sempre nuove – nuove al vecchio canto –

a ripetere ingenuo quello che fu.

[da Il Canto Popolare, 1952]

Edito, per la prima volta in questo secolo, nel 2005 su “Grotte e dintorni”, il contributo consente di ricordare studiosi e protagonisti della politica scomparsi, dal lodigiano Franco Anelli – il papà delle Grotte di Castellana, al sindaco di Castellana-Grotte Pietro Pace, al geografo, geologo e politico carnico Michele Gortani, il ministro Pio Petrilli. Allo stesso modo, offre scorci della Bari del tempo. Ci chiediamo “Come apparì il nostro mondo a Pasolini? Come giudicò i nostri ingenui tentativi di riscatto da un passato polveroso e affamato di tutto?”.<br>

(di Daniela Lovece, tratto da “Mediterraneo” mensile culturale del Sud-Est barese)

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