La Chiesa Matrice di Polignano a Mare

 

 
 

L a Chiesa Matrice, ex Cattedrale di Polignano e consacrata a Santa Maria Assunta nel 1295, sorge sulla stessa area occupata in passato da un tempio pagano. L’ingresso dell’edificio, cui si arriva superando la recinzione in ferro e il sagrato, è inserito in una facciata che unisce il gotico al barocco. Spicca il campanile, alto più di 23 metri, è composto da tre ordini, aggiunti in epoche diverse. La parte inferiore è caratterizzata da due strette finestre che danno luce alla Cappella Buonospirito, o del Presepe, dove è custodito un presepe, oggi Monumento Nazionale, opera di Stefano da Putignano risalente al 1503). L’interno è diviso in tre navate da arcate poggianti su sei colonne. Una notevole opera artistica è l’organo settecentesco di scuola napoletana, situato in alto sull’ingresso. Ma lo sguardo del fedele e del visitatore viene subito catturato dalla maestosità dell’altare maggiore (sul retro è un dipinto del ‘600), dal coro e dalla cappella di san Vito, il tutto incorniciato da un doppio ordine di archi, imponenti e superbamente decorati. Di particolare rilievo è il coro, situato nell’abside. Risalente al 1611, è costituito da tre ordini di scanni, decorati con dipinti e colonnine: una preziosità di lavoro e arte.

La Cappella del SS. Crocifisso e quella della Madonna del Rosario fiancheggiano l’altare maggiore. La prima è stata oggetto, nel 2004, di lavori di restauro che hanno portato alla luce frammenti di decorazioni di un altare cinquecentesco. Alla stessa epoca risale la croce a Y inserita nella nicchia. La particolare forma del crocifisso rappresenta una vera e propria rarità, in quanto unico esemplare in tutta la Puglia e nel Mezzogiorno.

Numerosi altri dipinti e sculture di elevato pregio artistico sono presenti nella sagrestia, che ne fanno una galleria d’arte in cui si possono ammirare, fra gli altri, una Deposizione (1600 di Tommaso Scalera), varie opere del XVIII secolo di autori ignoti, un polittico di Bartolomeo Vivarini (XV sec.) e, non ultimo, un anello con pietre preziose e smalti, opera toscana del XVI sec.