Abbazia di San Vito a Polignano a Mare

 

 
 

N elle vicinanze di Polignano di particolare rilievo storico è l’Abbazia di San Vito, situata nell’omonimo villaggio, sul mare. Nelle immediate vicinanze dell’abbazia sono stati rinvenuti, durante recenti scavi, dei probabili resti dell’antica statio romana. L’abbazia, che ha quasi 1200 anni, era annessa ad un convento, oggi utilizzato come abitazione. L’edifico ha avuto origine da una cappella dove si custodivano le ossa del santo. Nel VII-VIII sec. il corpo del martire fu affidato, per volontà della principessa di Salerno Florenza, ad un gruppo di monaci basiliani stabiliti nelle grotte sottostanti.

Si racconta che la nobildonna fu salvata da San Vito mentre rischiava di annegare nel Sele. Il santo le chiese di trasferire le sue spoglie e quelle dei precettori Modesto e Crescenza nel locus marianus. Fiorenza fece costruire una chiesa nella località dove fu salvata, non comprendendo a quale luogo corrispondesse quello indicato dal santo, il quale fu poi più preciso quando salvò il fratello Berardo da una malattia contratta durante un pellegrinaggio in Terra Santa, mostrandosi a lui sotto le sembianze di un medico.

Dal 1071 l’abbazia fu affidata alla guida di benedettini e infine, dal 1266, a cistercensi. Per un certo tempo fu tenuta dai Padri di San Nicola di Bari, poi tornò al Capitolo di Polignano e all’inizio dell’‘800 fu venduta ai marchesi La Greca.
La costruzione della chiesa è in stile romanico a tre navate, di cui quella centrale presenta cupole in asse. Nel XVII sec. fu ampliata sia al piano terra sia al superiore, con dormitori sulla chiesa. In una sala è allestito un Museo che espone paramenti sacri, resti di un antico organo, dipinti e affreschi dal ‘500 al ‘700, arredi antichi e preziosi. La bella loggia con scalinata (‘600) è coeva alla costruzione del coro. Da questo antico convento parte la processione via mare delle reliquie del santo durante la festa patronale.